Il primo molino sorge dietro la chiesa di Villatico presso il lavatoio alimentato dalla stessa acqua. Questo mulino di due ruote è documentato già nel 1627, in occasione della visita pastorale del vescovo di Como Carafino, parlando della chiesa di san Bernardino in Colico, il cronista accenna alla presenza sulla piazza di un molendino (mulino). e come “Molino di due ruote detto il Molino della chiesa, nel Catasto teresiano del 1756, con numero di mappa 2633, utilizzato da Gio. Gambusara q. Gio. livellario della parrocchia di San Bernardino Lo stesso che avrà un suo ruolo particolare nella peste del 1630. Questo edificio rurale sorgeva nei pressi della chiesa e del lavatoio. Era a tre piani, con lolbia sulla facciata esposta al sole e ospitava a pianterreno la macina, azionata dal movimento della grande ruota, mossa dall’acqua che precipitava dal piano inclinato. Un sistema di chiusini, ancora visibili, permetteva di regolare o interrompere il flusso dell’acqua. Rimangono solo le strutture esterne; ma possiamo ancora ammirarlo… nel museo della Valgerola che lo ha acquistato pochi anni fa.