MUSEO DELLA CULTURA CONTADINA DI COLICO
Storia, cultura e tradizioni del territorio
IL MUSEO E LE SALE ESPOSITIVE
Il museo della cultura contadina nasce per iniziativa del CIF (Centro Italiano femminile) di Colico, con lo scopo di conservare e offrire alla fruizione del pubblico, soprattutto delle scolaresche, testimonianze della vita contadina di fine ottocento e prima metà del 900. Nei primi anni 2000 inizia una campagna di raccolta di oggetti, attrezzi, mobili e biancheria dei nonni che spesso erano abbandonati nei solai o nelle cantine. Le sale espositive vengono inaugurate ufficialmente il 20 maggio 2007 in occasione della festa patronale di San Bernardino, patrono del Colichese. Iniziano in quegli anni le attività con le scuole, alle quali vengono proposti diversi progetti educativi. A partire dal 2010 il Comune di Colico assegna come nuova sede l’attuale edificio, una dipendenza dell’ex collegio Sacro Cuore, luogo strategico per il coinvolgimento delle scuole vista la loro attuale vicinanza. Nello stesso anno il Museo viene inserito nel sistema museale provinciale che coordina e promuove lo sviluppo e la conoscenza di tutte le realtà museali nella provincia di Lecco, di cui fanno parte anche altri siti di Colico come i Forti e la Torre di Fontanedo. Oggi il museo è gestito dall’associazione “Amici del museo della cultura contadina di Colico” che si occupa di curare la realtà espositiva e di promuovere varie attività/iniziative di promozione culturale e storica nella comunità Colichese. Le sale espositive sono distribuite su due piani e un seminterrato, in larga parte accessibili anche per persone con disabilità ,motoria. Nel primo piano sono ricostruiti gli ambienti tipici della casa contadina di fine ottocento e inizio novecento. È qui che si possono visitare la grande cucina con il camino e la camera da letto con il grande letto matrimoniale in ferro battuto. Nel seminterrato trovano spazio gli allestimenti delle attività lavorative femminili e maschili: si possono infatti osservare attrezzi e strumenti utilizzati per la lavorazione della lana e del cucito oltre che le attrezzature del ciabattino, del falegname, per la coltivazione della vite. Il piano superiore è invece riservato all’allevamento del bestiame, alla trasformazione del latte e più in generale alle attività agricole e silvo pastorali.
Oltre alla gestione della realtà museale, l’associazione si occupa anche di ricerche etnografiche e raccolta di testimonianze dirette sulla cultura contadina di Colico e ne promuove la conoscenza allestendo mostre a tema. Sul territorio comunale ha realizzato itinerari che guidano alla scoperta di luoghi storici e artistici, di monumenti e siti legati alla storia Colichese, delle immagini sacre che testimoniano la religiosità popolare. Non da ultimo sostiene la riscoperta della lingua dialettale, dei racconti e delle leggende popolari e si adopera per ricostruire e documentare storie di emigrazione e immigrazione che interessarono il territorio Colichese tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del secolo scorso.
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