MARIALUISA SPONGA: DUE OPERE DONATE AL MUSEO

IL MUSEO HA RICEVUTO IN DONO DA GIANCARLO, IL MARITO DI MARIALUISA SPONGA DUE OPERE: LA TRAPPOLA DEL VENTO E MOBILES DI LUCE 2010, OLTRE QUALCHE PEZZOTTO IN LANA.

Perché abbiamo scelto di esporre le opere di Marialuisa Sponga al museo contadino: per superare le false opposizioni tra antico e moderno nella convinzione che la Fiber Art, è per sua natura in dialogo con le tecniche antiche, tessitura, cucito e maglia. L'arte contemporanea è sempre capace di assumere e valorizzare il passato senza nostalgie o false imitazioni.

In Marialuisa Sponga c'è una sorta di classicità nella sperimentazione. Questo incipit sembra una contraddizione in termini. La sperimentazione nell'arte tende infatti nel 900 alla rottura degli schemi e saperi collaudati per avventurarsi in quei territori, che sono propri della vita prima ancora che dell'arte, dove nel disordine si intrecciano i frammenti non compatibili dell'essere. Marialuisa infatti parte dai frammenti di materia, accanto ai filati, che sono lo specifico proprio dell'arte tessile cui lei si rivolge, dispone volta per volta cellophane, plastiche, metalli, fibre ottiche, fotocopie, specchi, persoex, cortecce.. ma con una differenza: il tempo.

La dimensione temporale di un fare, lento e paziente, che ricorda le nostre nonne e bisnonne, ed è un aspetto fondante dell'arte di Marialuisa Sponga... Straordinariamente nelle sue mani, l'antico sapere è capace di riordinare la materia e di restituirle bellezza. Presentazione di Gabriella Anedi de Simone


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