ESMERALDA GIANNI

Abbiamo al museo un quadro donato da Esmeralda Gianni. 

Nata a Lecco nel 1934, vive fino a vent’anni sulle rive del lago di Como trasferendosi poi in Argentina, in Sardegna a Milano.Ora a Colico. 

Si avvicina alle arti visive piuttosto tardi, diplomandosi in pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera nel 2002 e laureandosi in scultura nel 2006, sempre a Brera  Espone a Rimini, Sondrio, Chiavenna, Macerata e Milano.

Dipinge a olio e acquerello, si cimenta con diverse tecniche grafiche, incisione e acquaforte, realizza sculture in terracotta, legno e bronzo  sperimentando differenti materiali, mezzi e tecniche nei quali il colore e la luce diventano protagonisti delle sue opere. Affronta differenti generi dal paesaggio, al ritratto, alla natura morta per avvicinarsi negli ultimi anni alla pittura astratta, in una ricerca emozionale e spontanea, fatta più di intuito e sensazioni, che ragione e teoria.

Nasce così il ciclo dei mobili vecchi e oggetti abbandonati, dove le atmosfere polverose e irreali definiscono un non tempo sospeso in cui l’oggetto riempie lo spazio quale soggetto narrante della propria storia.
L’atmosfera rarefatta e diafana di queste opere occupa l’intera tela  diventando soggetto interpretato attraverso insiemi di colori, tecniche e materiali che si fondono in intense composizioni astratte pulsanti di vita e sensazioni immaginarie e fantastiche.


Esmeralda Gianni si è inoltre accostata da sempre alla letteratura vincendo numerosi premi e ottenendo riconoscimenti con poesie e racconti a partire dal 1969 ( Premio Nazionale Guglielmina Truzzoli di Verona, Sele Edizioni di Stellata Ferrara ,1970, Nuovo Frontespizio Premio Pascoli,1978, Concorso Nazionale Lions Club Milano Duomo, 1990, Comune di Roma, 1998, Concorso Voci di Donne Savona, 2000,Comune di Sassello,Concorso Fascino e Mistero, 2001, XXXVIII Premio Teramo Giuseppe Caporale, 2005).